Il primo incontro di Stramonio 24 nasce da una collaborazione con il Piccolo Teatro di Milano. Giovedì 25 gennaio ci ritroveremo online per confrontarci sul libro “Ho paura torero” di Pedro Lemebel, edito da Marcos y Marcos. Sarà nostro ospite Claudio Longhi, direttore del Piccolo Teatro di Milano e regista dello spettacolo tratto dal libro in scena in queste settimane.
Sarà Claudio Longhi, direttore del Piccolo Teatro di Milano, a inaugurare la nuova stagione di Stramonio, il gruppo di lettura che coordino e che si ritrova online una volta al mese per confrontarsi su un libro. L’appuntamento è per giovedì 25 gennaio, alle 21.00 per parlare del romanzo Ho paura torero, di Pedro Lemebel edito da Marcos y Marcos. Dal libro è stato tratto l’omonimo spettacolo diretto da Claudio Longhi in scena in queste settimane al Teatro Grassi di via Rovello a Milano.
L’amore imprudente di una Fata
Pedro Lemebel ridisegna i contorni del fallito attentato del 1986 al dittatore cileno, consegnandoci una storia colma di umanità e coraggio.
Un poeta del desiderio
Nato “negli anni Cinquanta”, come gli piaceva dire, in un quartiere popolare di Santiago, Pedro Lemebel ha avuto come vocazione il desiderio e la difesa delle differenze come principio vitale. Si è esposto in prima persona nell’opposizione a Pinochet, restando in Cile durante la dittatura, e non ha esitato, in seguito, a denunciare le menzogne della democrazia, diventando un simbolo internazionale della liberazione omosessuale. Come dice Marco Belpoliti nella prefazione all’ultima edizione del libro
Lemebel è un’icona del PopCamp: artista visivo, performer, giornalista, scrittore, che fa del frocismo una chiave di lettura della realtà
Tutta la sua opera artistica e letteraria è volta a rompere col sistema machista e patriarcale della dittatura, per costruire, dal margine, le basi per un uso consapevole del potenziale linguistico e simbolico di chi è oppresso, azzittito. Nel suo unico romanzo Ho paura torero, ci racconta l’educazione sentimentale e politica della Fata, personaggio che interpreta il femminile in antitesi con la durezza e l’arroganza del potere. Come lui stesso spiega nel libro Baciami ancora, forestiero edito in Italia da Marcos y Marcos:
A volte le minoranze elaborano forme alternative di contestazione usando come arma la superficialità.
La sua testimonianza implacabile e il suo umorismo vivono nelle cronache che scriveva per diverse riviste o che leggeva a Radio Tierra. Il suo sguardo è acuto, la sua voce limpida; la sua scrittura è poetica e immaginifica. Come disse Roberto Bolaño:
Pedro Lemebel è il più grande poeta della mia generazione, anche se non scrive poesia.
È morto a Santiago del Cile il 23 gennaio 2015.
La poesia si fa teatro
Scivolando tra le pagine chiassose e taciturne, arrabbiate e struggenti, ciniche e innamorate di Ho paura torero, Claudio Longhi, direttore artistico del Piccolo Teatro di Milano ma anche regista cresciuto sotto l’ala di Ronconi, ha dato vita a uno straordinario spettacolo insieme a Lino Guanciale – che veste i panni della Fata – in questa nuova tappa del loro lungo sodalizio. Lo spettacolo, che ha debuttato l’11 gennaio e sarà in scena fino all’11 febbraio allo storico Teatro Grassi di via Rovello a Milano, rende omaggio al romanzo di Pedro Lemebel e alla sua arte, in una performance in cui tutto risulta perfetto, dalla recitazione degli attori, alla scenografia e alle musiche. Tutto è curato nei dettagli ed esalta la potenza della poetica di Lemebel.
Per questo primo appuntamento di Stramonio 24, giovedì 25 gennaio avremo il piacere di avere come ospite proprio Claudio Longhi con cui potremo confrontarci e approfondire la lettura di Ho paura torero.
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